Parkinson

Quando il cervello perde la dopamina

La malattia di Parkinson è il disordine neurodegenerativo più frequente dopo l’Alzheimer.

Secondo la Società Italiana di Neurologia, nei Paesi industrializzati vi sono circa 12 casi di Parkinson ogni 100mila persone all’anno, più negli uomini (60%) che nelle donne (40%). Colpisce circa l’1% della popolazione con più di 60 anni e il 4% oltre gli 85 anni.

I tre principali sintomi sono:

  • tremore a riposo, primo sintomo nel 70% dei casi;
  • rigidità plastica, comporta inespressività del volto, perdita della gestualità, difficoltà per esempio ad abbottonare i vestiti, digitare, allacciare le scarpe;
  • lentezza dei movimenti.

Per la diagnosi è necessario avere lentezza dei movimenti e almeno uno degli altri due sintomi.

Anche la parola può subire cambiamenti (tono della voce più fievole e balbuzie).

L’instabilità della postura e i disturbi della marcia (passi più lenti e brevi, braccia rigide) interessano più spesso la fase avanzata, insieme a disturbi psichiatrici (apatia, depressione, psicosi, discontrollo degli impulsi), cognitivi (demenza), disturbi del sonno, difficoltà a percepire gli odori.

Il Parkinson si manifesta quando la produzione di dopamina nel cervello cala molto a causa della degenerazione di alcuni neuroni (cellule nervose), mentre si accumula in ammassi una proteina chiamata alfasinucleina.

Le cause precise della malattia sono ancora ignote e per questo non si sa neppure come prevenirla, ma oggi la scienza ritiene che l’origine sia in parte genetica (circa il 20% dei pazienti presenta familiarità per la patologia) e in parte ambientale, soprattutto per l’esposizione professionale a pesticidi e solventi o a metalli pesanti come ferro, zinco e rame.

Le cure puntano a contenere i sintomi compensando la carenza di dopamina (farmaco levodopa o dopamino-agonisti).

Esistono anche trattamenti di stimolazione cerebrale con l’impianto di elettrodi nel cervello (non indicati però per tutti i pazienti) e la riabilitazione, oggi ritenuta sempre più importante.

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