Scompenso Cardiaco

Quando il cuore fatica

Lo scompenso cardiaco è un disturbo provocato da una ridotta funzionalità del cuore.

In Italia interessa più di un milione di persone e spesso, nel breve periodo, può portare a prognosi peggiori rispetto a patologie in apparenza più gravi.

Chiamato in alternativa insufficienza cardiaca, lo scompenso è provocato da una contrattilità ridotta del cuore che può essere nella fase di riempimento o in quella di rilascio del sangue. Questa rigidità e affaticamento del motore del sistema circolatorio del corpo umano non ha una sola causa ma dipende da una serie di problemi che convergono su questo organo così importante.

Tra i principali fattori di rischio che aumentano la probabilità dello scompenso cardiaco ci sono episodi d’infarto, danni alle valvole cardiache, ipertensione arteriosa e obesità: molti di questi possono essere tenuti sotto controllo assumendo farmaci adatti e migliorando il proprio stile di vita, smettendo di fumare, per esempio, o perdendo peso. A coloro che soffrono di questo disturbo viene di norma raccomandata la vaccinazione annuale non solo contro l’influenza, ma anche contro lo pneumococco, un batterio che può causare una grave infezione polmonare.

I sintomi più comuni di questo disturbo sono il respiro corto sotto sforzo o addirittura a riposo, l’aumento rapido del peso in pochi giorni, il gonfiore alle gambe e una sensazione di stanchezza generalizzata.

Nella maggior parte dei casi, da questa patologia non si guarisce ma ci sono oggi strumenti di diagnosi più precoce, nuove terapie e un’ottimizzazione delle cure già disponibili che, in un vicino futuro, potrebbero contribuire a ridurre l’impatto di questa sindrome migliorando la qualità di vita e le prospettive dei pazienti.

Rimane sempre indispensabile verificare un eventuale sospetto scompenso cardiaco con diversi esami di laboratorio:

  • Elettrocardiogramma: misura il ritmo e l’attività elettrica del cuore.
  • Ecocardiogramma: ecografia a ultrasuoni che controlla il cuore e i vasi del sangue.
  • Spirometria: valuta la funzionalità polmonare.
  • Peptide natriuretico: verifica la presenza nel sangue di questa sostanza prodotta dai ventricoli del cuore in reazione agli sbalzi di pressione dovuti allo scompenso cardiaco.

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