Avvelenamenti alimentari

Funghi, cibo scaduto e sicurezza alimentare

Esistono nel mondo, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, 250 tipi di tossinfezioni alimentari causate da batteri e virus. Sono legate al consumo di alimenti scaduti, che per dimenticanza vengono lasciati in frigo (tra i più pericolosi carne, latte, formaggi, latticini, pasta fresca); di cibi consumati crudi (soprattutto pesce e molluschi); di cibi mal conservati, perché magari il sottovuoto delle conserve preparate in casa, come quelle di pomodoro o di verdure, è danneggiato, con il rischio di presenza del batterio botulino. I funghi raccolti nel bosco, prima di essere consumati, dovrebbero essere fatti analizzare dai Centri di controllo micologico del proprio territorio. I sintomi delle tossinfezioni includono nausea, vomito, crampi addominali, diarrea, a volte febbre. Si manifestano tra poche ore e 28 giorni dall’ingestione del cibo. Nella maggior parte dei casi si risolvono in tempi brevi, spesso senza assumere farmaci. È sempre bene rivolgersi al medico o al Centro antiveleni di zona per avere consigli e ricevere una eventuale terapia.

Salmonella: difendersi dal batterio più comune

  • Lavare frutta, verdura, uova perché possono essere contaminate da feci di animali/ uomo o irrigate con acqua inquinata.
  • Cuocere i cibi almeno a 70 °C: i batteri sono facilmente eliminabili a questa temperatura.
  • Pulire il frigo spesso con acqua tiepida e aceto: i batteri si annidano soprattutto sul fondo e sulle pareti.

Condividi su:

Registrati per ricevere tutti gli aggiornamenti sulla sanità in Liguria