I disturbi urinari sono comuni in uomini e donne

I disturbi urinari sono molto frequenti nella terza età, in particolare l’incontinenza: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la sua prevalenza aumenta con età e patologie concomitanti. Prima degli 80 anni è più comune nelle donne: oltre i 65 anni ne è soggetto il 30-50% della popolazione femminile contro una quota tra il 2 e l’11% dei maschi. Dopo gli 80 anni, invece, i due sessi sono equamente colpiti. Le cause sono diverse: negli uomini può manifestarsi, per esempio, in presenza di una prostata ingrossata o dopo l’intervento di rimozione della prostata. La situazione peggiora con l’avanzare dell’età. Il 50% degli ultracinquantenni e quasi l’80% degli ultraottantenni sviluppa disturbi prostatici: l’ipertrofia prostatica benigna e le prostatiti, in particolare, che oltre a incontinenza possono provocare pollachiuria (bisogno frequente di urinare), dolore e deficit erettile. Nelle donne, invece, l’incontinenza può essere legata ai cambiamenti derivanti da pregresse gravidanze, dalla menopausa oppure dall’asportazione dell’utero. Una causa frequente è anche la cistite, infiammazione della vescica causata da un’infezione. Altre patologie frequenti nella terza età sono proprio le infezioni delle vie urinarie prodotte da batteri, virus o miceti. Possono interessare tutti i tratti dell’apparato urinario: oltre alla cistite, si parla di pielonefrite quando sono colpiti i reni e di uretrite quando sono localizzate nell’uretra. Si stima che circa la metà delle donne nel corso della propria vita sperimenti almeno un episodio: le cistiti, in particolare, sono spesso causate da un batterio intestinale, l’Escherichia coli, che risale fino alla vescica attraverso l’uretra. Questa migrazione è più frequente nelle donne nelle quali l’uretra è corta e gli organi genitali sono più vicini all’ano. Non esistono dati precisi sull’incidenza delle infezioni urinarie, anche se è noto che nelle donne questa aumenta con l’età: molto bassa prima della pubertà, sale con l’inizio dell’attività sessuale e ancor di più dopo la menopausa.

Condividi su:

Registrati per ricevere tutti gli aggiornamenti sulla sanità in Liguria